La Magia del Grande Capitano illumina l'Australia
E' Sabato mattina in italia , la gente esce di casa per andare al lavoro, il tempo non e' dei
migliori, piove quasi ovunque.
Ma in uno stadio lontano migliaia di km, nell'emisfero Australe, in una cittadina molto
affascinante come Sidney sede della bellissima Opera House, va in scena un momento magico.
Il grande capitano di tante battaglie bianconere, posiziona la palla per eseguire un calcio di
punizione, mentre il pubblico locale che e' accorso ad ammirare un grande artista , non si
aspetta tanta meraviglia. La palla parte violenta e con una parabola telecomandata di cui
sono capaci solo i fuoriclasse , si infila nell'angolino alto alla destra del portiere.
Ebbene si , Del Piero l'ha messa come griderebbe Crudeli, e i miei occhi si chiudono e
rincorrono tanti momenti passati, dalla tripletta all'esordio col Parma, la splendida rete
con la Lazio dopo una serpentina tra due marcatori, le mirabolanti traiettorie in Champions
e campionato , dove il portiere tenta inutilmente di evitare un eurogol.
E come dimenticare la freddezza al 90 della finale di Tokio , con palla all'incrocio dei pali
in mezzo a diversi uomini, oppure l'incredibile colpo al volo contro la Fiorentina che lancia
la Juve di Lippi verso un incredibile scudetto.
Ma Del Piero ci ha deliziato con un gol da marziano nel giorno che lo stadio intero ricordava
il grande Gianni Agnelli. E a tutto questo indimenticabile scenario vorrei ricordare con gioia
ed emozione, la standing ovation del Bernabeu di Madrid che celebrava una mitica doppietta.
Real che rimase vittima di un gol strepitoso nella semifinale che ci porto' a Manchester dove
una disgraziata prestazione ci impedi' di alzare la coppa con le orecchie, nel derby italiano.
Non nascondo poi di aver pianto il giorno del suo addio, 20 lunghi anni di gioie e dolori,
come l'infortunio di Udine o la scomparsa del padre , al quale ha dedicato una perla di rara
bellezza in quel di Bari.
Mi manchi capitano e nel vederti ancora capace di certe prodezze, mi sale la rabbia per
l'atteggiamento discutibile della societa' e di Antonio Conte, che hanno calpestato senza
rispetto il piu' grande campione assieme a Platini, che ha indossato la maglia numero 10.
Non e' giusto , e lo ripetero' fino alla nausea , il tuo allontanamento. Fosse ancora vivo
l'Avvocato, sarebbe andata molto diversamente, e invece di vedere i Bendtner di turno
avremmo in campo ancora il nostro amato Pinturicchio.
Beati voi Australiani, ogni settimana avrete la fortuna di assistere all'esibizione di un
grandissimo calciatore, ma soprattutto un grandissimo uomo, che con grande signorilita'
ha accettato un trattamento a dir poco discutibile.
Ciao Alex, ritorna presto,il calcio Italiano ha bisogno di te, ma soprattutto ne hanno
bisogno i tifosi bianconeri che ti porteranno per sempre nel cuore.
Giordano Enrico
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