All'Italia di Prandelli non piace vincere facile
L'Italia Prandelliana non sfugge alla tradizione del calcio nostrano, che per fornire
prestazioni convincenti deve affrontare avversari di grande valore , altrimenti si
incominciano a soffrire le pene dell'inferno, anche contro formazioni di dubbia levatura
tecnica.
Ieri sera l'Armenia ha prima subito gli Azzurri in versione Europei 2012, poi d'improvviso
si e' come trasformata nelle furie rosse pluricampioni del mondo, ma questo e' avvenuto
non perche' fossero 11 Hulck con tanto di colorazione verde ,ma in quanto i nostri giovani
campioni hanno cominciato a calcare il campo neanche fossero ad una sfilata di Ferragamo.
Black out assurdo, con gli Armeni piu' volte davanti a un Super Buffon che deve sfoggiare
il suo miglior repertorio per evitare addirittura il raddoppio degli avversari. Bonucci si
atteggia con i soliti movimenti indisponenti, manco fosse Beckenbauer e viene ridicolizzato
da avversari di una modestia imbarazzante. Il resto del reparto sbanda come fosse una
creazione Zemaniana, esaltando il pubblico di casa che accarezza il sogno di vedere la
propria Nazionale vincere in maniera epica.
Ma poi si verifica il risveglio, come se fosse stato usato un defribillatore a tutti e 11 i
giocatori in campo ed ecco che i ribelli della Roma , si esibiscono nel loro miglior
repertorio e scardinano una difesa di marionette. Fossi in Zeman ci penserei bene a
lasciar fuori due talenti del genere, perche' contro l'Atalanta e' stato aiutato dalla Dea
Bendata.
In questa squadra ci sono autentici fenomeni come Marchisio, Verratti, El Shaaraway
una generazione straordinaria di promesse calcistiche, che possono regalarci un futuro
di grandi soddisfazioni. L'unico problema e' questa mania di specchiarsi nelle proprie
qualita' , suonarsela e cantarsela da soli chiedendo allo specchio chi e' il piu' bello
del reame. Risolto questo problema , con un bel bagno di umilta' , diventeremo una
Nazionale di fenomeni difficilmente battibile.
Prendiamo ad esempio i tedeschi, sempre concreti e di basso profilo, che si permettono
di asfaltare l'Irlanda in casa sua con punteggio tennistico, sfoderando una rabbia e una
determinazione tale, manco fosse la finale dei Mondiali.
Un appello a tutta la carta stampata, basta esaltare come divi giocatori ancora sul
seggiolone, facciamoli crescere con le giuste critiche , la maturazione dipende anche
dall'ambiente in cui si muove un calciatore. Dire sempre sei bello e bravo non li aiuta
di sicuro........Forza ragazzi strappiamo questa qualificazione e contro la Danimarca
mostriamo gli attributi, che ne abbiamo da vendere!!
Giordano Enrico
Itali di Prandelli
RispondiEliminaPerche non ti non piace vincere facile?
A me mi piace vincere alle sciommesse e potere comprare un altra paysafecard.
In questa squadra ci sono autentici fenomeni?
Non sarebbe cosi sicuro