Ameri, Ciotti e Paolo Valenti: Un Passato Meraviglioso.
Ogni tanto mi fermo a pensare, quando cambio freneticamente canale,
da una partita all'altra, visto che con la tv satellitare posso godermi
un numero di gare impressionante da ogni parte del globo.
Sembra ieri che accendevo la radio per ascoltare tutto il calcio minuto
per minuto, insieme agli amici, immaginando le azioni descritte e i gol
raccontati. Adrenalina pura che si scatenava all'urlo di Enrico Ameri o alla voce
gracchiante di Sandro Ciotti. Si soffriva in maniera incredibile perche'
non vedendo lo sviluppo delle azioni si aspettava l'annuncio del gol
col cuore in gola.
E poi alle 18, tutti davanti alla televisione per vedere in anteprima i gol
della serie A, col racconto sobrio ed equilibrato di Paolo Valenti , che
tanto mi manca in un'epoca di trasmissioni dove la gente si insulta se
non condivide la stessa idea. Per carita' ci sono anche momenti divertenti, come ci regalano Crudeli
e Corno , ma in generale trovo eccessive certe liti per un gioco che
ci dovrebbe far passare momenti di serenita' e non di tensione.
E come non ricordare il numero limitato di partite visibili in tv, nazionale
e coppe europee, con l'incredibile oscuramento della gara per la sola
citta' dove si svolgeva l'evento. Si perche' ricordo una partita dell'italia
nel 1982 , valida per le qualificazioni europee, che non vidi per l'esclusione
della zona di Milano, a tutela del'incasso dello stadio che rappresentava ai tempi una voce di bilancio importantissima.
Sembrano passati secoli, ora e' tutto piu' frenetico, si gioca tutti i giorni
tra anticipi, postipici, calendari assurdi con miriadi di partite che allontana la gente dagli stadi anziche' avvicinarla. Per carita e' bellissimo poter vedere tutte le partite in tv, ma quei tempi
della radio li ricordo con grande nostalgia .
Giordano Enrico
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